Il proverbio recita: "A Carnevale ogni scherzo vale" e chissà quanti scherzi sono stati fatti durante questa grande, coloratissima, festa che ha origini molto antiche che si perdono addirittura nei secoli.
In Italia ci sono molte città, da nord a sud, che offrono Carnevali unici: tra i tanti oggi ne abbiamo scelti quattro, sicuramente tipici, speciali e che vale la pena visitare almeno una volta.
Ecco dunque i 4 migliori carnevali in Italia, dove vivere un'esperienza indimenticabile fra maschere, costumi, parate di carri allegorici, dolci e tradizioni locali.
I QUATTRO CARNEVALI PIÙ BELLI IN ITALIA
CARNEVALE DI VIAREGGIO
Direttamente sul mare, sulla costa della Versilia, si tiene il celebre carnevale di
Viareggio, uno degli eventi più famosi di tutta la penisola.
I suoi enormi carri allegorici ricchi di satira pungente con il tipico umorismo toscano lo rendono unico, con caricature di cartone che rappresentano politici, personaggi dello sport e dello spettacolo, vip ecc...
Il Carnevale di Viareggio, con i suoi
151 anni di storia, è la manifestazione folcloristica e carnevalesca più nota in Italia e tra le manifestazioni più importanti in Europa; richiama centinaia di migliaia di spettatori provenienti dall’Italia e dall’estero (record nel 2011 con 325 mila partecipanti).
Il tema principale dell'evento è da sempre la satira, di tipo politico e sociale.
A caratterizzarlo infatti sono i carri allegorici sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di personaggi famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui tratti - specialmente quelli somatici - vengono sottolineati con ironia.
I carri (che sono i più grandi e movimentati del mondo) sfilano lungo la passeggiata a mare, un viale di oltre 3 chilometri che si snoda tra la spiaggia e gli storici edifici di stile liberty.
CARNEVALE DI VENEZIA
Da un carnevale secolare ad un carnevale quasi millenario: il carnevale di
Venezia.
Si tratta probabilmente del Carnevale
più famoso al mondo insieme a quello brasiliano di Rio.
Attira infatti ogni anno migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del mondo.
La maschera è l’elemento essenziale e distinguibile del Carnevale veneziano rispetto agli altri Carnevali in Italia.
Vista dall’alto, durante il periodo di Carnevale Venezia si trasforma in un gigantesco palcoscenico di arti e tradizioni.
Visitare Venezia nel carnevale significa infatti immergersi in una bolgia immensa, fatta di turisti vestiti con straordinarie maschere e vestiti dell'epoca, provenienti da ogni dove.
CARNEVALE DI IVREA
« ...Ivrea la bella che le rosse torri
specchia sognando a la cerulea Dora
nel largo seno, fosca intorno è l'ombra
di re Arduino... »
(Giosuè Carducci, "Piemonte")
Lo storico carnevale di
Ivrea è conosciuto per la celebre
"battaglia delle arance" che risale al 1808.
La leggenda narra che Violetta, figlia di un mugnaio e promessa sposa a Toniotto, si ribellò alle pretese del feudatario che reclamava il diritto allo jus primae noctis.
Fingendo di accettare l'invito, dopo essersi recata nel castello di San Maurizio uccise il tiranno con un pugnale nascosto tra i capelli e diede il segnale al popolo che si sollevò contro i nobili. La spada con l'arancia posta nella sua sommità vuole proprio rievocare la testa del tiranno ucciso.
La particolarità di questo carnevale è che vanta una tradizione ininterrotta dal 1808 ad oggi, con festeggiamenti annuali mai saltati fino ad ora.
Il carnevale di Ivrea impone a tutti i partecipanti un indumento obbligatorio: un berretto rosso.
Un gran classico imperdibile della festa è la "battaglia delle arance", una guerra in cui le armi sono per l’appunto le arance e 9 squadre di Aranceri sfilano su carri lungo le principali vie e piazze delle città (ogni carro porta un massimo di 10 persone).
La battaglia si svolge tra gli Aranceri sui carri e quelli che sfilano a piedi (se vi stavate chiedendo il perchè del berretto rosso obbligatorio, ecco svelato l'arcano: serve per contraddistinguersi dagli Aranceri e non essere bersagliati durante la battaglia!).
CARNEVALE DI CENTO
Il carnevale di Cento è gemellato dal 1990 col carnevale di
Rio.
La presenza dell’evento in alcuni affreschi del
Guercino è garanzia e dimostrazione della storia antichissima della tradizione di Cento. Tutto il resto dovreste vederlo di persona: una manifestazione grandissima, partecipata e sentita dai locali e da tanti turisti.
La tradizione vuole che Tasi, il personaggio carnevalesco del paese, lasci i suoi averi alle persone più popolari del posto, e che in seguito la sua maschera venga bruciata in un rogo.
Il tutto avviene in piazza Guercino, in centro, anche se questa ambientazione non è stata continuativa: dopo il terremoto del 2012, la messa in sicurezza delle costruzioni ha costretto l’evento a spostarsi, ma dal 2015 il carnevale è tornato nella sua sede storica.